A proposito di sigari toscani...

BREVE STORIA

Il sigaro TOSCANO® nasce per caso e si impone subito sui sigari concorrenti. Diventa il più venduto già alla fine dell’800.

Al pari di tanti altri Miti, il sigaro TOSCANO® nasce per caso, quasi per un volere del destino.

Un racconto lungo circa due secoli, attraverso 7 date simbolo durante le quali il sigaro Toscano ha accompagnato personaggi, famosi e non, e fatti che hanno marcato la storia ed il costume non solo italiano.

1815 - La nascita: Succede tutto a Firenze, ed è Storia del tabacco, lasciato all’aperto, sotto il sole estivo, viene investito da un violento acquazzone. Invece di buttare tutto fu deciso di produrre dei sigari economici che vennero venduti al popolino. Fu subito un gran successo. Il tabacco, infatti, fermentato, assume un gusto del tutto particolare. Nasce così la leggenda del sigaro TOSCANO.
Le foglie di tabacco bagnate da un acquazzone vennero fatte asciugate e in seguito impiegate per la produzione di sigari economici. 
Il successo fu immediato. Nacque così la lunga storia del sigaro TOSCANO®.

1818 – TOSCANO per tutti: Inizia la regolare produzione dei sigari TOSCANO a Firenze, nella nuovissima sede di Sant’Orsola. Nella seconda metà dell’’800, inoltre, per soddisfare la crescente richiesta del mercato, si producono sigari TOSCANO anche nelle fabbriche di Sestri Ponente, Modena e Chiaravalle. I sigari TOSCANO si fumano in ogni parte d’Italia.

1885 – Il Resto del Carlino: Il sigaro TOSCANO costa 8 centesimi e, a Bologna, supera di gran lunga i ‘concorrenti’ locali. Contemporaneamente, i fondatori di un nuovo giornale decidono di distribuirlo nelle tabaccherie agli acquirenti dei sigari TOSCANO a prezzo di 2 centesimi. E visto che i carlini sono monete da 10 centesimi, ecco nascere ‘Il Resto del Carlino’, tutt’ora il quotidiano bolognese più diffuso.

1900 – Un tabacco speciale: Il sigaro TOSCANO compie un salto di qualità, a seguito dell’avanzata del Kentucky (la cui coltivazione in Italia inizia verso la fine dell’’800) che soppianta le altre specie di tabacchi. Così da quell’anno i due opifici toscani (Sansepolcro e Foiano della Chiana) ritirano solo Kentucky.

1914 – Un TOSCANO vincente: Allo scoppio della Prima Guerra mondiale il sigaro TOSCANO risulta il “re dei sigari”, come è chiamato nel libro “Il Monopolio del tabacco in Italia” (1918). Tra oltre 20 tipi di sigari allora prodotti dal Monopolio, infatti, il sigaro TOSCANO risultava di gran lunga il preferito dagli italiani.

1986 – Ritorno all’antico: Viene ripristinato il “fatto a mano”, tornato in commercio sotto la denominazione di Toscano Originale. Torna così il fascino romantico della gestualità delle sigaraie.

Anni 2000 – Un futuro all’altezza della sua storia: Il nuovo millennio si apre all’insegna di un successo che si consolida: il sigaro TOSCANO, infatti, è leader di mercato con l’80% delle vendite. Inoltre il 2000 vede la nascita del Club Amici del TOSCANO, una iniziativa inedita destinata a tutti gli appassionati di uno dei simboli del Made in Italy. Nel giugno del 2004 viene inaugurata la nuova Manifattura, sempre a Lucca ma fuori dalle mura del centro storico. Dal 1999 ad oggi, infine, vengono immessi sul mercato nuovi prodotti che confermano la qualità del TOSCANO e vanno incontro a gusti sempre più ricercati e sofisticati: il TOSCANO Originale Millennium (1999), Il Moro (2000), e i Toscanelli Aroma Anice (2001), Aroma Caffè (2003), Aroma Grappa (gli ultimi arrivati, 2005).

2006 - Nasce MST, la MANIFATTURA SIGARI TOSCANO® srl: Nel luglio 2006 il sigaro TOSCANO® torna in mani italiane. Dopo la parentesi della British American Tabacco, infatti, il gruppo industriale bolognese Maccaferri acquisisce il sigaro TOSCANO®. Con BAT c’è stato un consolidamento sul mercato italiano, che ha permesso di rafforzare la sua leadership. Nel 1999 la quota di mercato appartenente al sigaro TOSCANO® era del 76%. Oggi si avvicina all’85%. Inoltre, MST sta lanciando questo simbolo del Made in Italy anche all’estero.
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