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Cinque passi fra gli Avana 1

set 14, 2023

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CINQUE PASSI FRA GLI AVANA



Nella lingua spagnola, il termine vitòla significa stampo, calibro, figura. La parola ha origini marinare: la vitòla era una specie di modello col quale si sagomavano i pezzi, di legname o di ferro, che servivano per la costruzioni delle navi. Era anche lo stampo nel quale si fondevano le palle di cannone o di moschetto.

Nel mondo del sigaro significa – appunto – formato, taglia, modello. Questo termine passò poi a indicare la fascetta, l’anello che circonda il sigaro: grossolano fraintendimento e banale semplificazione! Poiché la vitòla non è soltanto la forma del sigaro, la somma delle sue dimensioni, ma soprattutto la sua “figura” , la sua “immagine”. La vitòla del sigaro diventa la vitòla del fumatore.

Ma non solo ragioni di stampo finemente psicologico ci inducono ad approfondire il discorso sui formati degli avana. Le dimensioni di un puro hanno anche una notevole influenza sulle sue caratteristiche organolettiche. A parità di ogni altra condizione, un sigaro di grosso diametro ha aroma e gusto più pieni di un sigaro sottile. A Cuba sono stati confezionati sigari di oltre 950 diversi formati. Ai nostri giorni, tuttavia, se ne producono molti di meno. Se poi eliminiamo quelli che hanno scarsissima diffusione e raggruppiamo quelli che differiscono fra loro per variazioni minime, possiamo affermare che le taglie ordinariamente in commercio non superano la cinquantina. Tra l’altro, tutti questi modelli sono riconducibili a due grandi classi: la prima comprende i sigari che hanno il cannone a forma di fuso, panciuti al centro e assottigliati alle estremità; l’altra quelli coi lati del cannone diritti e paralleli, la testa arrotondata e il piede troncato. A queste due classi si sottraggono soltanto i Culebras. Il nome significa biscia, serpente. Questi sigari infatti sono intrecciati fra loro a gruppi di tre e legati con dei nastrini alle due estremità. Ormai se ne produce una limitatissima quantità.

Tornando alle due classi principali, la prima comprende tre modelli: Torpedo, Perfecto e Belicoso. Il nome  Torpedo ha origini antiche. In latino significa intorpidimento e, per estensione, designa il pesce – la torpedine – che con la scossa elettrica intorpidisce le membra. Per analogia di forme e di effetti, il termine è stato applicato in tempi non lontani a tutta una serie di ordigni esplosivi destinati all’offesa subacquea. Ed è questo che significa la parola spagnola: mina o siluro. I primi siluri risalgono agli ultimi decenni dell’Ottocento ed è alla loro forma affusolata che fa riferimento il nome del sigaro. Nel Torpedo la testa è decisamente appuntita con una rastrematura che si apre a raggiungere il massimo diametro quasi a un terzo del cannone. Appuntito anche il piede, ma con una pendenza molto più decisa e, talvolta, troncato poco prima del vertice, per agevolare l’accensione. Era quasi sempre un sigaro grande: il modello principe era lungo 23,3 cm, raggiungeva al centro un diametro di 22 mm e un peso di oltre 20 grammi.

Fratello minore è il Perfecto. Deve il suo nome al fatto di essere un sigaro medio, adattabile a tutte le occasioni. Lunghezza 12,5 cm; diametro 16 mm. Come il modello precedente è assottigliato alle estremità: poco alla testa, decisamente al piede che è troncato prima del vertice. Nel suo piccolo, ha caratteristiche di fumabilità simili a quelle del Torpedo. Ma anche questo formato va lentamente scomparendo.

Miglior fortuna – ma non troppa – è toccata al terzo membro della famiglia: il Belicoso. La denominazione si è imposta (questi sigari sono chiamati anche Conicales e Pyramides)  per una certa somiglianza di questa vitòla con un grosso proiettile. Dalla testa, appuntita e chiusa, il cannone si allarga con una lenta curvatura e nel punto in cui dovrebbe iniziare a restringersi di nuovo, è tagliato. In pratica, un Torpedo senza il piede appuntito. I Belicosos ancora in produzione sono di due taglie. La prima viene identificata sempre col numero 2 e ha una lunghezza di 15,6 cm, per un diametro massimo di oltre 20 mm. La seconda ha lo stesso diametro ma è lunga 14 cm.                                                                                                        (segue)

Smoking numero 4 anno sedicesimo, 1990.

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